lunedì 27 ottobre 2014

Le metafore del web: la coperta di Linus!


Quanto siamo "attaccati" oggi ad Internet?
Computer, smartphone, strumenti sempre più tecnologici che arriveranno a sostituire pienamente qualsiasi attività dell'uomo.
Riusciamo a stare una giornata fuori casa senza Facebook oppure WhatsApp?
Credo che le risposte a queste domande siano scontate e banali.Oggi dipendiamo completamente dai nostri cellulari  e non li utilizziamo più come un tempo semplicemente per chiamare o inviare messaggini. Ci affidiamo a loro per qualsiasi cosa: vedere che tempo che fa, informarsi sul mondo della politica, per gossip e news che riguardano i nostri personaggi famosi preferiti, per cercare semplici ricette di cucina o comprare un paio di scarpe. Tutto si svolge in funzione di Internet.
Personalmente non mi ritengo una "dipendente compulsiva" del web, ma riuscirò mai a resistere qualche giorno senza aver prima postato un mio stato su Facebook?!

sabato 25 ottobre 2014

Le comunità virtuali



Abbiamo analizzato col prof Bruni il concetto di comunità virtuale, ovvero di un insieme di persone interessate ad un determinato argomento che corrispondono tra loro prevalentemente attraverso Internet, e le reti di telefonia, costituendo una rete sociale con caratteristiche peculiari. Infatti tale aggregazione non è necessariamente vincolata al luogo o paese di provenienza; essendo infatti questa una comunità online, chiunque può partecipare ovunque si trovi con un semplice accesso alle reti.

Ma quanto è cambiato il modo di comunicare oggi?

Intanto dobbiamo precisare che le comunità non sono scomparse (come molti pensano oggi) bensì sono cambiate le relazioni tra le persone. Anche se gli individui si sono  nascosti nelle loro case più che conversare nei caffè, non hanno smesso di “chiacchierare”, hanno cambiato modo di farlo: chattano, si scambiano e-mail, si appassionano, litigano, discutono nei forum.
Con la nascita dei social network c'è stata un'evoluzione del concetto di comunità: vi sono persone che si immergono pienamente in queste comunità e fanno di loro il motivo per cui vivono; non si svegliano al mattino senza prima aver dato il buongiorno mondo  e non vanno a letto senza aver annunciato la loro buonanotte o postato le foto nei luoghi che hanno visitato nel corso della giornata. Ma allo stesso tempo troviamo persone che, per un motivo o per un altro, non hanno questa necessità di comunicare al mondo i loro pensieri e preferiscono dare solo uno sguardo e cliccare offline.
Purtroppo però non mancano quei ragazzini che si lasciano prendere dalle conoscenze virtuali e non vivono appieno la loro età, chiudendosi in casa e passando la gran parte del loro tempo davanti un pc.
Ma non è forse bellissimo trovarsi faccia a faccia con un'amica, poterla guardare negli occhi e, davanti una bella tazza di cioccolata calda, spettegolare sugli ultimi amori e delusioni?! :)

venerdì 24 ottobre 2014

L'evoluzione di Internet

"Oggi la gente di uno stesso condominio non si conosce e, se si incontra in ascensore, non si parla. Poi su Facebook pubblica tutte le sue foto e racconta di tutto a tutto il mondo"
[Enrico Birgnano]

La Scala Forrester

Se non fosse stato per il prof Bruni non avrei mai scoperto questo schema di valutazione del web!
Mi sembra molto utile per conoscere gli usi e e le abitudini di tutti coloro che in piccolo o a tempo pieno utilizzano Internet.




Vi posto il mio commento, già presente nel blog "la quarta fase":

Premetto che amo ben poco stare davanti ad un computer e se lo faccio è solo per controllare la mia posta elettronica, occuparmi di lavori inerenti l’università e dare uno sguardo ai social network. Per queste semplici attività impiego pochissimo tempo ma nonostante ciò non vedo l’ora, ogni volta, di “arrestare il sistema” e dedicarmi ad altro. Navigare in Internet non mi diverte forse perché non sono poi così pratica e per questo, dal livello 4 nel quale mi identifico, vorrei aspirare al livello 2 per riuscire a scoprire il fascino di un blog e per commentare e discutere online. Oggi credo che con la parola “Internet” si faccia immediatamente riferimento ai social network, forse perché sono i più conosciuti e utilizzati da tutti, grandi e piccini, vip e non famosi, e permettono di essere sempre aggiornati ed informati su tutto ciò che accade nel mondo e su tutti i movimenti e gli spostamenti che riguardano determinate persone. Beh, a questo punto forse ho trovato qualcosa che mi affascina del web: il gossip! La possibilità di poter scoprire news e scoop che, se non fosse stato per Facebook, non avrei mai conosciuto prima!
Inoltre credo anche che oggi si faccia un uso sbagliato dei vari strumenti tecnologici, specie nei confronti dei più piccini che trovano in Internet uno sfogo al quale dedicarsi perché i genitori sono troppo poco presenti e/o pigri per giocare e passare del tempo insieme. Un mio desiderio sarà proprio quello di insegnare ai bambini i pregi e i difetti del web, i rischi ma anche i divertimenti presenti in esso; di illustrare programmi specifici per l’apprendimento ma anche quelli da evitare perché poco consoni alla loro età.
Spero di riuscire nel mio intento!

Perché "eterna fanciullezza"?

Ho una capacità innata nel divertirmi e far divertire le persone che mi circondano: allora quale paragone migliore del fanciullino?!
Sono pienamente convinta che in ognuno di noi sia presente un bambino: che siamo adulti, anziani, ancora giovani, introversi o "compagnoni".
Un personaggio che mi caratterizza, a tal proposito, non può non essere Peter Pan, il bambino che si rifiuta di crescere e che vuole godersi appieno l'età della fanciullezza!





A mio parere, per poter intraprendere la carriera dell'insegnante, bisogna necessariamente TORNARE BAMBINI!
Dobbiamo prendere per mano i nostri fanciulli e accompagnarli nella loro crescita, ma non dall'alto di un grattacielo, non spaventandoli e imponendoci con presunzione, bensì dal basso, affiancandoli e ponendoci alla loro altezza!

Ed è proprio per questo desiderio che ho di non invecchiare mai che ho scelto di studiare per diventare insegnante, in modo tale che la vicinanza dei bambini mi possa far ritornare, ogni giorno, una fanciulla spensierata!

Benvenutii!

Salve a tutti e benvenuti nel mio piccolo angolo virtuale!
Premetto che per me è una cosa del tutto nuova questa ma spero ugualmente di poter condividere con voi le mie passioni, i miei interessi e miei post e vi lascio campo libero per qualsiasi commento o critica, non mi offendo! ;)

See you later, Alessia!

Il fanciullino pascoliano

"La poesia, in quanto è poesia, ha una suprema utilità morale e sociale, perché fa riconoscere la bellezza anche in cose umili e vicine, placando "l'instancabile desiderio" e appagando un'ansia di felicità destinata altrimenti a restare vana".

In ogni persona, indipendentemente dal lavoro che svolge e dalla condizione sociale, vi è un fanciullino. E' uno spirito sensibile che ha la capacità di meravigliarsi delle piccole cose, proprio come fanno i bambini.






Ho scelto quest'opera di Pascoli come introduzione al mio blog perché mi rappresenta totalmente: non dimentichiamoci MAI che in ognuno di noi vi è un bambino pronto ad "esplodere" in ogni momento, senza paura o restrizione.                                                                    


"Tutti i grandi sono stati bambini una volta" (Ma pochi di essi se ne ricordano)                           [Antoine de Saint-Exupéry]