lunedì 29 dicembre 2014

Servizio online dedicato alla didattica?

Dopo aver girovagato per mooolto tempo in Internet ho trovato finalmente un sito che potesse soddisfare i bisogni di un'insegnante della scuola primaria. 
Si tratta di: www.lannaronca.it



Questo è gestito da un'insegnante di matematica e discipline scientifiche di una scuola elementare in provincia di Bologna. Esperta e appassionata di informatica si è dedicata con dedizione alla realizzazione di uno spazio virtuale che potesse essere utilizzato da insegnanti e genitori che hanno voglia di scoprire nuovi giochi e attività per i più piccoli.



 Si sfoglia semplicemente il menù a cascata sulla sinistra e si scelgono schede didattiche, giochi, programmi e link, rivolti a bambini dalla prima alla quinta elementare.



Spero davvero che con l'aiuto di "Lannaronca" ogni insegnante possa trovare tutto il materiale di cui ha bisogno per la gestione delle varie attività con i suoi bimbini!!

Nick Vujicic

Questa è la storia di Nick, nato a Melbourne nel dicembre del 1982. Primogenito di una famiglia serba cristiana viene al mondo con una rara malattia genetica: la tetramelia. Sentire questa parola, anche non avendo idea di quello che possa significare, mette i brividi; porta immediatamente la nostra mente a pensare a qualcosa di "brutto". In effetti Nick è nato senza entrambe le braccia e senza gambe, eccetto i suoi piccoli piedi, uno dei quali ha due dita. Inizialmente i suoi genitori rimasero scioccati per questo e così la sua vita comincia ad essere segnata da varie difficoltà. Non ha potuto frequentare la suola tradizionale a causa del suo handicap, come la legge australiana richiede. Durante il suo periodo scolastico la legge fu cambiata e Nick fu uno dei primi studenti disabili a frequentare una scuola "normale".
Preso di mira dai bulli della scuola, Nick diventò estremamente depresso e all'età di otto anni cominciò a pensare al suicidio. Dopo aver supplicato Dio di fargli crescere braccia e gambe, Nick comprese che le sue condizioni erano di ispirazione per molte persone, e cominciò a ringraziare Dio di essere vivo.
Comincia così il suo viaggio come speaker motivatore, girovagando per il mondo tenendo discorsi in chiese, istituzioni ma soprattutto scuole, insegnando ai giovani ragazzi il valore della vita e il rispetto verso l'altro.

Ho deciso di raccontare la sua storia perché mi ha subito colpito. La forza di volontà di Nick e il suo amore per la vita mi hanno fatto capire che non importa se sei ricco o povero, bianco o nero, se sei alto o basso, o grasso o magro. La cosa importante è che sei vivo e puoi godere delle bellezze che la vita stessa ti ha donato. E cosa ancor più importante è insegnare ai più piccoli a non aver timore dell'altro, a confrontarsi con lui e a rispettarlo, ad apprezzarlo per quello che è, e a capire che al mondo siamo tutti diversi (fuori) ma uguali (dentro)! :)

giovedì 6 novembre 2014

L'e-learning


Qual è il modo migliore per apprendere se non quello di starsene comodamente seduto sul divano in pigiama?!

Col termine e-learning s'intende l'uso delle tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento facilitando l’accesso alle risorse e ai servizi.
Si tratta di una nuova frontiera dell'insegnamento/apprendimento che facilita la formazione continua specialmente per le organizzazioni con una pluralità di sedi.
A mio parere credo sia davvero un'ottima idea per tutti coloro che non hanno la possibilità di viaggiare e spostarsi da casa e che possono accedere ai contenuti dei corsi in qualsiasi momento e in ogni luogo in cui esista una connessione internet.
Gli elementi essenziali per sfruttare l'e-learning sono:
utilizzo della connessione in rete
impiego del personal computer
indipendenza del percorso didattico da vincoli di presenza fisica o di orario specifico
- valorizzazione di multimedialità e interattività



lunedì 27 ottobre 2014

Le metafore del web: la coperta di Linus!


Quanto siamo "attaccati" oggi ad Internet?
Computer, smartphone, strumenti sempre più tecnologici che arriveranno a sostituire pienamente qualsiasi attività dell'uomo.
Riusciamo a stare una giornata fuori casa senza Facebook oppure WhatsApp?
Credo che le risposte a queste domande siano scontate e banali.Oggi dipendiamo completamente dai nostri cellulari  e non li utilizziamo più come un tempo semplicemente per chiamare o inviare messaggini. Ci affidiamo a loro per qualsiasi cosa: vedere che tempo che fa, informarsi sul mondo della politica, per gossip e news che riguardano i nostri personaggi famosi preferiti, per cercare semplici ricette di cucina o comprare un paio di scarpe. Tutto si svolge in funzione di Internet.
Personalmente non mi ritengo una "dipendente compulsiva" del web, ma riuscirò mai a resistere qualche giorno senza aver prima postato un mio stato su Facebook?!

sabato 25 ottobre 2014

Le comunità virtuali



Abbiamo analizzato col prof Bruni il concetto di comunità virtuale, ovvero di un insieme di persone interessate ad un determinato argomento che corrispondono tra loro prevalentemente attraverso Internet, e le reti di telefonia, costituendo una rete sociale con caratteristiche peculiari. Infatti tale aggregazione non è necessariamente vincolata al luogo o paese di provenienza; essendo infatti questa una comunità online, chiunque può partecipare ovunque si trovi con un semplice accesso alle reti.

Ma quanto è cambiato il modo di comunicare oggi?

Intanto dobbiamo precisare che le comunità non sono scomparse (come molti pensano oggi) bensì sono cambiate le relazioni tra le persone. Anche se gli individui si sono  nascosti nelle loro case più che conversare nei caffè, non hanno smesso di “chiacchierare”, hanno cambiato modo di farlo: chattano, si scambiano e-mail, si appassionano, litigano, discutono nei forum.
Con la nascita dei social network c'è stata un'evoluzione del concetto di comunità: vi sono persone che si immergono pienamente in queste comunità e fanno di loro il motivo per cui vivono; non si svegliano al mattino senza prima aver dato il buongiorno mondo  e non vanno a letto senza aver annunciato la loro buonanotte o postato le foto nei luoghi che hanno visitato nel corso della giornata. Ma allo stesso tempo troviamo persone che, per un motivo o per un altro, non hanno questa necessità di comunicare al mondo i loro pensieri e preferiscono dare solo uno sguardo e cliccare offline.
Purtroppo però non mancano quei ragazzini che si lasciano prendere dalle conoscenze virtuali e non vivono appieno la loro età, chiudendosi in casa e passando la gran parte del loro tempo davanti un pc.
Ma non è forse bellissimo trovarsi faccia a faccia con un'amica, poterla guardare negli occhi e, davanti una bella tazza di cioccolata calda, spettegolare sugli ultimi amori e delusioni?! :)

venerdì 24 ottobre 2014

L'evoluzione di Internet

"Oggi la gente di uno stesso condominio non si conosce e, se si incontra in ascensore, non si parla. Poi su Facebook pubblica tutte le sue foto e racconta di tutto a tutto il mondo"
[Enrico Birgnano]

La Scala Forrester

Se non fosse stato per il prof Bruni non avrei mai scoperto questo schema di valutazione del web!
Mi sembra molto utile per conoscere gli usi e e le abitudini di tutti coloro che in piccolo o a tempo pieno utilizzano Internet.




Vi posto il mio commento, già presente nel blog "la quarta fase":

Premetto che amo ben poco stare davanti ad un computer e se lo faccio è solo per controllare la mia posta elettronica, occuparmi di lavori inerenti l’università e dare uno sguardo ai social network. Per queste semplici attività impiego pochissimo tempo ma nonostante ciò non vedo l’ora, ogni volta, di “arrestare il sistema” e dedicarmi ad altro. Navigare in Internet non mi diverte forse perché non sono poi così pratica e per questo, dal livello 4 nel quale mi identifico, vorrei aspirare al livello 2 per riuscire a scoprire il fascino di un blog e per commentare e discutere online. Oggi credo che con la parola “Internet” si faccia immediatamente riferimento ai social network, forse perché sono i più conosciuti e utilizzati da tutti, grandi e piccini, vip e non famosi, e permettono di essere sempre aggiornati ed informati su tutto ciò che accade nel mondo e su tutti i movimenti e gli spostamenti che riguardano determinate persone. Beh, a questo punto forse ho trovato qualcosa che mi affascina del web: il gossip! La possibilità di poter scoprire news e scoop che, se non fosse stato per Facebook, non avrei mai conosciuto prima!
Inoltre credo anche che oggi si faccia un uso sbagliato dei vari strumenti tecnologici, specie nei confronti dei più piccini che trovano in Internet uno sfogo al quale dedicarsi perché i genitori sono troppo poco presenti e/o pigri per giocare e passare del tempo insieme. Un mio desiderio sarà proprio quello di insegnare ai bambini i pregi e i difetti del web, i rischi ma anche i divertimenti presenti in esso; di illustrare programmi specifici per l’apprendimento ma anche quelli da evitare perché poco consoni alla loro età.
Spero di riuscire nel mio intento!

Perché "eterna fanciullezza"?

Ho una capacità innata nel divertirmi e far divertire le persone che mi circondano: allora quale paragone migliore del fanciullino?!
Sono pienamente convinta che in ognuno di noi sia presente un bambino: che siamo adulti, anziani, ancora giovani, introversi o "compagnoni".
Un personaggio che mi caratterizza, a tal proposito, non può non essere Peter Pan, il bambino che si rifiuta di crescere e che vuole godersi appieno l'età della fanciullezza!





A mio parere, per poter intraprendere la carriera dell'insegnante, bisogna necessariamente TORNARE BAMBINI!
Dobbiamo prendere per mano i nostri fanciulli e accompagnarli nella loro crescita, ma non dall'alto di un grattacielo, non spaventandoli e imponendoci con presunzione, bensì dal basso, affiancandoli e ponendoci alla loro altezza!

Ed è proprio per questo desiderio che ho di non invecchiare mai che ho scelto di studiare per diventare insegnante, in modo tale che la vicinanza dei bambini mi possa far ritornare, ogni giorno, una fanciulla spensierata!

Benvenutii!

Salve a tutti e benvenuti nel mio piccolo angolo virtuale!
Premetto che per me è una cosa del tutto nuova questa ma spero ugualmente di poter condividere con voi le mie passioni, i miei interessi e miei post e vi lascio campo libero per qualsiasi commento o critica, non mi offendo! ;)

See you later, Alessia!

Il fanciullino pascoliano

"La poesia, in quanto è poesia, ha una suprema utilità morale e sociale, perché fa riconoscere la bellezza anche in cose umili e vicine, placando "l'instancabile desiderio" e appagando un'ansia di felicità destinata altrimenti a restare vana".

In ogni persona, indipendentemente dal lavoro che svolge e dalla condizione sociale, vi è un fanciullino. E' uno spirito sensibile che ha la capacità di meravigliarsi delle piccole cose, proprio come fanno i bambini.






Ho scelto quest'opera di Pascoli come introduzione al mio blog perché mi rappresenta totalmente: non dimentichiamoci MAI che in ognuno di noi vi è un bambino pronto ad "esplodere" in ogni momento, senza paura o restrizione.                                                                    


"Tutti i grandi sono stati bambini una volta" (Ma pochi di essi se ne ricordano)                           [Antoine de Saint-Exupéry]